La storia di Milano è legata in modo inestricabile all’acqua. Il nome Medhelanon, lo stemma visconteo del biscione, la costruzione del Duomo, la venuta in città di Leonardo da Vinci alla corte degli Sforza, la prosperità economica e la fortuna commerciale rimandano tutte alla dimensione acquatica della città.
Sin da epoca celtica e poi romana Milano ha dovuto fare i conti con la ricchissima presenza d’acqua, sviluppando nel corso dei secoli una perizia idraulica senza pari. In città, per citare solo due casi eclatanti nella storia del trasporto fluviale, è stato scavato il primo canale navigabile al mondo ed è stata inventata la conca di navigazione.
Ma la storia del rapporto con l’acqua non riguarda soltanto canali e trasporti. Ancora alla fine dell’800 Milano appariva più simile a Venezia e Amsterdam che alla città odierna. Si presentava come un reticolo intricatissimo di rogge, cavi, canali e Navigli. Poi nel corso del XX secolo si decise di dare un taglio netto al passato e l’identità acquatica venne stravolta.
Oggi, a ricordarci cosa è stata, restano la Darsena e i Navigli, alcune fonti miracolose e il ricordo di un passato che sopravvive nei molti toponimi.